San Rocco

La piazza nel passato era il centro del paese. Tutti i servizi vi erano concentrati: la Casa comunale, la scuola, la chiesa, la posta, la farmacia, l’edicola, due macellerie, due ristoranti, una bottega, una pasticceria, il parrucchiere. Non mancavano elementi di modernità: la fermata del tram, la “pesa pubblica” e la giazera: cantina profonda 16 metri, riempita di neve per tener fresca la carne della macelleria. Nel 1795 le pratiche per la costruzione della nuova chiesa erano state ultimate e poco dopo iniziarono i lavori. La Chiesa San Rocco fu aperta al culto nel 1801 e il campanile fu ultimato nel 1821.
Piazza San Rocco ritratta da Silvio Baccaglio

La gente aveva le sue abitudini e spesso si trovava in piazza. Si facevano gli acquisti quotidiani e si beveva il bianco sempre nella stessa osteria. Un anziano, ancora negli anni 1990, non usava il telefono per chiamare un artigiano per una riparazione: “Perché telefonare? Domani vado in piazza per il bianco e lo incontro di sicuro”.
Piazza Vittorio Veneto, Torino

La piazza era il luogo di prestigio per edificare i palazzi di quei pochi emigranti che avevano fatto fortuna ed erano tornati benestanti. Un esempio fu l’architetto Giuseppe Frizzi (1797-1831), conosciuto per la Piazza Vittorio Veneto a Torino. La sua villa, edificata nel 1825, ebbe poi vari proprietari e fu demolita nel 1975.
Platano (Platanus occidentalis)
Il Platano occidentale, appartenente alla famiglia delle Platanaceae, è originario del Nord America e fu importato in Europa nel 1636. Fu incrociato con Platanus orientalis, dando origine al platano comune (Platanus x hispanica) che troviamo spesso nelle città. Sono alberi monumentali molto apprezzati per decorare viali, parchi e giardini. Le loro grandi foglie palmate offrono una pregiata ombra sfruttata anche nella Piazza di Minusio.